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Giuseppe Fratantonio (GieEffe) espone allo Spazio “Meno Assenza”, a Pozzallo, fino al 9 agosto
Fino al 9 agosto, in mostra, presso lo Spazio Cultura “Meno Assenza” di Corso Vittorio Veneto, a Pozzallo, la personale di Giuseppe Fratantonio in arte GiEffe dal titolo “La mia terra”. la mostra è stata inaugurata domenica scorsa.
“La mostra – si legge nella presentazione – offre l’occasione di ammirare, per la prima volta, un “assolo” dell’artista modicano, apparso finora soltanto in alcune collettive. Un esordio sui generis, quello di GiEffe poiché, in effetti, la traiettoria artistica che lo ha portato a questa prima personale è iniziata parecchi decenni fa e ha già prodotto centinaia di oli, acrilici, disegni e acquerelli.
Lo scrittore Diego Guadagnino, nel testo pubblicato nel catalogo della mostra, individua le ragioni di questo esordio differito alla piena maturità nel suo «rapporto con l’arte, vissuto nella discrezione del privato, al netto dall’ansia di successo, indifferente ai gusti commerciali e praticato come respiro necessario di una vita perennemente insoddisfatta dell’arida finzione della norma quotidiana». Per GiEffe, insomma, «dipingere tra le pareti del minuscolo studiolo che domina sul mare di Pozzallo, nelle ore libere dai pesi del lavoro di architetto, è stata […] una specie di ascesi irrituale, irresistibile approccio a quella dimensione dove nasce il dialogo con la parte più autentica di sé».
Il percorso espositivo si snoda attraverso venticinque dipinti, realizzati negli ultimi due anni, raffiguranti paesaggi iblei, marine, colli, distese di campi che si estendono sotto l’infinita cupola del cielo. «La campagna – scrive ancora Guadagnino – disseminata di carrubi e casolari, sezionata da geometrie pietrose, è colta dall’alto, a una distanza che rimpicciolisce tutto quanto è a misura d’uomo senza eccezione alcuna, compresa la soggettività di chi la osserva». Ma è il cromatismo, ora espressionista ora metafisico, la nota caratteristica di questi dipinti, dal verde luminoso della pianura ai cieli rossastri, dalle venature giallo-marmoree delle nubi al viola della sera che dilaga sulla pianura”.
La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 18 alle 22. Il catalogo è stato realizzato da Diego Guadagnino, Andrea Guastella e Francesco Lucania.