Andrea Devincenzi a Modica. Storia di un disabile e delle sue Olimpiadi
L’incidente stradale che gli ha portato via una gamba, non lo ha fermato. Anzi! Si è trasformata per lui in un’opportunità. E’ la storia, semplice e vera, di Andrea Devincenzi, atleta para-olimpico, rimasto vittima di un incidente stradale a 17 anni. Da allora vive senza una gamba, ma l’evento che gli ha cambiato la vita e che lo ha portato alla disabilità perenne è diventato, per lui, un trampolino di lancio.
Andrea Devincenzi sarà a Modica venerdì prossimo, 15 maggio. Alle 17, nella scuola per assistenti sociali “F. S. D’Alcontres, a Modica, in corso Francesco Crispi, parteciperà ad un incontro sul tema “Sport, disabilità e giovani”. Andrea Devicenzi incontrerà studenti, atleti, tecnici, dirigenti sportivi, genitori, insegnanti e tutti quanti vogliano aderire all’iniziativa.
Ed ecco alcune sue frasi che tradiscono la grande tempra di un uomo che ha saputo non arrendersi di fronte alle difficoltà della vita e che è stato sempre capace di guardare avanti e di dare qualcosa agli altri:
“Se sogno io a 40 anni con una gamba sola, è possibile sognare a 15,20 anni … sempre!” (Andrea Devicenzi)
“Elemento fondamentale è restituire ai giovani la possibilità di valutare se stessi […] che riesca a smuoverli dalle cattive abitudini acquisite, stimolandoli a cercare dentro se stessi le risorse incredibili che hanno a disposizione per orientare la loro vita e la loro esistenza verso una vita piena, attiva e ricca di soddisfazioni”. (Andrea Devicenzi)
“Troppo spesso ho notato un atteggiamento disfattista e remissivo, una preoccupazione logorante, un pessimismo totalizzante e una situazione che conduce all’instabilità psicologica, anticamera di problemi di dimensioni ben più grandi; al contrario dei decenni precedenti, quando la difficoltà di soddisfare bisogni e desideri produceva uomini forti, oggi la tendenza è diversa. Orientarsi in un mondo in costante e continua evoluzione, in presenza di fortissime spinte consumistiche e modelli differenti tra loro può facilmente produrre uno stato d’animo infelice e dubbioso e rendere arduo il compito di costruire la propria personalità.” (Andrea Devicenzi)