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Segesta Teatro Festival, alla scoperta dei poemi d’Oriente. Lo spettacolo “Il Derviscio di Bukhara”
Si apre una nuova settimana di suggestivi appuntamenti per la terza edizione del Segesta Teatro Festival, con la direzione artistica di Claudio Collovà, in corso fino al 25 agosto nel Parco Archeologico di Segesta diretto da Luigi Biondo. Contaminazioni culturali, tradizioni vicine e lontane, sound internazionali, accompagneranno il pubblico durante le prossime tre serate che, nella loro diversità di riferimenti, ambientazioni e ritmi, sanno mettere in luce la varietà delle proposte presenti in cartellone.
Si torna al Teatro Antico martedì 13 agosto, alle 19.30, per un viaggio in terre magiche e lontane, alla scoperta dei poemi e delle tradizioni culturali dell’Oriente e dell’Asia Centrale. Il Derviscio di Bukhara è un mix di teatro, musica e danze che apre lo spettatore alla spiritualità del Sufismo, di cui la città di Bukhara fu in vari periodi uno dei centri più importanti. Il testo di Alberto Samonà trae ispirazione e accoglie riferimenti di fiabe e poemi orientali, fra cui la storia di Leyla e Majnun di Nizami Ganjavi, e da racconti della tradizione della spiritualità dei dervisci. La narrazione teatrale portata avanti da Stefania Blandeburgo e Davide Colnaghi, i suoni e canti di Tito Rinesi & Ensemble Dargah (Piero Grassini, Flavio Spotti, Renè Rashid Scheier) e le danze di Grazia Cernuto (danze persiane) e Amal Oursana (Samā, danze sufi) saranno il tramite per scoprire un universo sacro capace di congiungere il piano materiale con quello Divino. Produzione Statale 114 – Circuito Latitudini; durata 90 minuti.
foto Michele Pantano
Mercoledì 14 agosto, alle 21.00, il Tempio si riempie di ritmo e vitalità, accogliendo il più grande divulgatore di musica jazz in Italia da oltre 30 anni, Nick The Nightfly (voce e ukulele), accompagnato da un ensemble siciliano composto da Diego Spitaleri (pianoforte), Giuseppe Urso (batteria), Orazio Maugeri (sax), Fabio Lannino (basso elettrico), Vito Giordano (tromba) e Salvatore Sciarratta (trombone). Un’ampia scelta di brani che spaziano dal pop raffinato di Burt Bacharach e Sting a citazioni di brani storici del jazz intratterrà il pubblico. Produzione Associazione Parla Piano, durata 90 minuti.
Nato a Glasgow ma siculo scozzese, come lui stesso ama definirsi visto il suo legame con l’Isola, che ha radici sia artistiche che sentimentali, Nick The Nightfly è cantante, chitarrista e compositore e all’appuntamento di Segesta suonerà anche l’ukulele. Negli anni ha collaborato con artisti del livello di Sting, Peter Gabriel, Ryuichi Sakamoto, Herbie Hancock, Miriam Makeba, Caetano Veloso, Annie Lennox e molti altri. Dal 1988 conduce Monte Carlo Nights in onda su Radio Montecarlo grazie al quale ha contribuito alla diffusione in Italia di stili musicali, tra cui la new age, la fusion, la world music, il jazz in tutte le sue forme, il lounge e la chill out. L’artista è inoltre direttore del Blue Note di Milano, tempio italiano del jazz.
Giovedì 15 e venerdì 16 agosto, alle 19.30, si torna nella dimensione teatrale grazie a un lavoro che è perfetto connubio tra storia e attualità, tradizione e innovazione. Al Teatro Antico il maestro indiscusso del “cunto” Mimmo Cuticchio presenta la nuova creazione Histoire du Soldat, libretto di Charles Ferdinand Ramuz su musiche di Igor Stravinskij eseguite dal vivo da un ensemble diretto dal figlio Giacomo Cuticchio. Lo spettacolo è una favola che racconta l’incontro fra il diavolo e un ingenuo soldato desideroso soltanto di trascorrere la sua licenza al paese di nascita. Sulla via incontrerà il demonio travestito da mercante e scambia il suo amato violino con un libro contenente il futuro del mondo. Lo scambio consegnerà la sua esistenza al Diavolo, lasciandolo vivere alla stregua di un fantasma. Attraverso le movenze dei pupi e la voce narrante di Mimmo Cuticchio, il pubblico può avvertire lo slancio degli affetti, il bisogno della pace, ma anche il peso degli affanni e, ancora, l’insidia delle tentazioni. Le vibrazioni e variazioni della voce di Cuticchio si intrecciano con le cadenze del “cuntu” creando, insieme alle musiche dal vivo, il ritmo di un impari combattimento tra il demonio e il misero soldato.
Il Segesta Teatro Festival 2024 è sostenuto dal MIC – Ministero della Cultura e promosso dal Parco Archeologico di Segesta che comprende i siti di Custonaci, Contessa Entellina, Poggioreale e Salemi.