La rassegna “SeminArte” a Catania. Si comincia con “Marcovaldo -Funghi in città”
Catania, l’irlandese “sicula” Bronagh Slevin e il “meditation concert” al Tinni Tinni
Dai cieli in corsa dell’Irlanda al richiamo tribale dei canti rituali. Nel giorno di San Patrizio, santo patrono dell’isola che ha dato i natali ad alcuni fra i più celebri scrittori del passato – Samuel Beckett, James Joyce e Oscar Wilde – domenica 17 marzo, alle ore 19 al Tinni Tinni di Catania si terrà il concerto della cantante irlandese Bronagh Slevin, ospite di “Intermittenze, rassegna di musiche trasversali”.
Un concerto – prima assoluta – che sarà un’esperienza di rigenerazione e meditazione. Si intitola infatti “Rewilding – meditation concert”: brani folk, canti del mondo e canzoni originali per riscoprire la presenza del mistero e riconnettersi alla natura. Questo il concept del concerto di Bronagh Slevin, figlia “adottiva” del Mediterraneo – vive in Sicilia da dieci anni – che porta la poesia e la tradizione musicale irlandese in un progetto che evoca il sacro e i misteri arcani della vita sulla Terra. Con Slevin (voce e violoncello) sul palco saranno Riccardo Gerbino (tabla) e Jose Marano (sax e flauti) con una playlist di brani alla ricerca di un soundscape trasversale alle culture mediterranee e irlandesi provando ad evocare l’autenticità più profonda dello spirito umano. “L’intenzione – spiega la musicista – è cantare ciò che è vivo, illuminare il paesaggio dell’immaginazione, seguire il cuore fino al luogo più buio per poter riemergere avvolti nella serenità di una cantilena appena sussurrata. Un viaggio interiore come nessun’altro prima”. Bronagh Slein, che vive a Milazzo, ha scelto di mettere radici in Sicilia, dopo aver viaggiato in lungo e in largo dall’Africa al Sud America: “Nessun posto è stato così stimolante come la Sicilia, terra che mi ispira ogni giorno”. Emozionante il video della sua performance in violoncello in riva al mare, postato su FB in pieno lockdown il 28 marzo del 2020.
La rassegna Intermittenze, ospitata al Tinni Tinni Arts Club (via Scuto 19, zona Castello Ursino), è curata da Mario Gulisano (associazione culturale Darshan) con il coordinamento di Maurizio Cuzzocrea (Areasud). Torna il 3 maggio con il clarinetto di Giovanni Lanzini e si chiude con The Windfall di Gianluca Gugliotta e Giovanni Alibrandi (17 maggio).