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Cinema, Ucraina, a Catania in prima nazionale il corto del regista Biloshytskyi “Il sesto sigillo”
La guerra in Ucraina nel racconto di Tatyana, una donna costretta dall’emergenza del conflitto con la Russia a fare una scelta drastica, è il tema del cortometraggio “Il Sesto sigillo” che, diretto dal regista ucraino Georgii Biloshytskyi, sarà proiettato in prima nazionale mercoledì 6 marzo, ore 10, nell’aula magna dell’Accademia di Belle Arti di Catania. Un progetto dal titolo “Conversazione intorno alla guerra tra estetica cinematografica e riflessioni geopolitiche”, curato da Ornella Fazzina per porre l’attenzione della comunità studentesca e accademica in generale sull’emergenza della guerra in Ucraina, giunta al secondo anno.
Biloshytskyi, 63 anni e già premiato al Festival del Cinema di Milano nel 2015, sarà collegato in video conferenza dalla città ucraina di Vinnytsia. Con lui parteciperanno all’incontro con gli studenti il regista teatrale e cinematografico Daniele Salvo (anche lui da remoto), il filosofo Elio Cappuccio, Gianpiero Vincenzo, docente dell’Accademia, e una cultrice di origine ucraina, Dariia Ruggieri Chorna. La proiezione e il dibattito saranno introdotti dai saluti dei vertici dell’Accademia: la presidente Lina Scalisi e il direttore Gianni Latino.
Il cortometraggio “Il Sesto sigillo” – il cui titolo evoca l’opera di Bergman, Il Settimo Sigillo (1957) e quella di Fabri, “Il Quinto sigillo” (1976) – è stato realizzato col sistema delle produzioni dal basso: ossia è stato finanziato da una libera raccolta di fondi avviata nell’ambito dell’iniziativa “Arte contro la guerra” lanciata a Vinnytsia dall’Unione Nazionale dei Cinematografisti dell’Ucraina.