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Dalla dipendenza all’interdipendenza: la proposta delle associazioni di Palermo e dell’arcivescovo Lorefice
È grazie al lavoro, portato avanti dai docenti e studenti dell’Ateneo di Palermo in collaborazione con un collettivo di realtà di base, che ha preso vita ed è stato presentato oggi all’ARS il disegno di legge “Dalla dipendenza all’interdipendenza”. A riceverlo dalle mani dell’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, è stato l’Intergruppo sul “Fenomeno del consumo di droghe negli adolescenti” presieduto da Ismaela Lavardera. Presente all’incontro anche il presidente della Commissione Antimafia, Antonello Cracolici.
Il frutto del lavoro di un cartello di associazioni, espressione dell’antimafia sociale, tra cui l’associazione “Casa di Giulio” guidata da Francesco Zavatteri, Arci Porco Rosso, Awakening – gruppo di muto aiuto, CGIL regionale e Camera del Lavoro di Palermo, Centro di documentazione “Giuseppe Impastato” – No Mafia Memorial, Centro Studi e di iniziative culturali “Pio La Torre”, Comitato “Liberi Tutti” (animato da Nino Rocca), I compagni di Peppino Impastato, Mediter Italia, Memoria e Futuro, Movi provinciale, Ourvoice, “Sos Ballarò”.
«Tappa fondamentale di un percorso nel quale ognuno ha contribuito con la propria esperienza – afferma Loredana Introini, presidente del Centro Studi “Pio La Torre – dimostrando che, insieme, si può puntare a cambiare ciò che non va. Un lavoro corale, che unisce posizioni diverse ma con responsabilità comuni pronte a lavorare insieme abbandonando ogni desiderio di protagonismo. Il modo migliore di operare che crea buone prassi e dimostra che, lavorando sinergicamente, si raggiungono obiettivi comuni. E quando l’obiettivo è dare risposte a tutte quelle famiglie, all’interno delle quali si consumano veri e propri drammi esistenziali, curando e arginando tempestivamente il devastante impatto che le dipendenze patologiche e il mercato alimentato dalla criminalità mafiosa che lucra non solo su singoli individui, peraltro sempre più numerosi, ma sull’intero tessuto sociale, culturale e produttivo dell’Isola. allora sappiamo che stiamo procedendo nella giusta direzione».