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“Autismo” non è una parolaccia.
“Chiamiamo le cose col proprio nome: Autismo non è una parolaccia”. Sta in queste poche e semplici parole la sintesi della giornata dedicata alla consapevolezza sull’autismo organizzata dall’ Associazione Liberi di crescere Onlus, tenutasi il 2 aprile a Chiaramonte Gulfi e in contemporanea nel resto del mondo; una giornata voluta ed istituita dalle Nazioni Unite con il preciso intento di sensibilizzare la collettività sulle tematiche legate in particolare a questa disabilità. Non una festa quindi, ma certamente una volontà chiara e forte: di autismo si può parlare, di autismo si deve parlare.
La giornata si è articolata in diversi momenti, primo tra tutti la passeggiata solidale per le vie del centro storico: all’appuntamento alle 15:30 in Piazza Duomo si sono presentati puntuali i bambini dell’Istituto Comprensivo “S.A. Guastella” insieme a qualche insegnante e ad alcuni genitori, i ragazzi dell’ACR insieme ai catechisti e tutti coloro che hanno voluto testimoniare la propria vicinanza alla tematica in oggetto. La passeggiata è partita quindi dalla piazza, ha percorso il C.so Umberto per arrivare ai Giardini Comunali, dove è stato allestito un punto ristoro. Rifocillati i partecipanti, il corteo si è mosso alla volta della sala dell’Ex Giudice di pace, (invece della Sala Sciascia, chiusa al pubblico per lavori di restauro) per un momento di confronto.
Dopo il saluto delle autorità nelle persone del Sindaco Vito Fornaro e dell’Assessore Laura Turcis che hanno ribadito l’importanza della manifestazione e la disponibilità dell’Amministrazione nel sostenere ogni iniziativa di sensibilizzazione alle tematiche della diversità, la dott.ssa Eleonora Lucifora, responsabile progettazione dell’associazione, ha illustrato i progetti attivati e rivolti ai soggetti affetti da autismo: “l’intento è quello di creare una progettualità che si realizza attraverso progetti utili e funzionali a bambini con autismo ma che siano allo stesso tempo ricreativi e divertenti. I bambini con autismo hanno spesso difficoltà ad affrontare le situazioni quotidiane che richiedono di interagire con l’esterno, come chiedere qualcosa, ordinare al bar, pagare, stare seduti in maniera adeguata: tutto questo è stato affrontato nel laboratorio di abilità sociali. Oltre a questo si è cercati di porre attenzione anche sull’attività fisica, importante perché di aiuto nella coordinazione dei movimenti, rispetto del turno, condivisione del gioco insieme. Infine il laboratorio piscina, che nasce dal bisogno delle famiglie di far superare ai propri figli la paura dell’acqua: pian piano si è riusciti non solo a far cadere tutte le paure, ma a fare in modo che l’esperienza venisse condivisa con i compagni di classe. Naturalmente oltre agli obiettivi miranti l’integrazione, sono presenti quelli legati alle autonomie personali, quali imparare a vestirsi, svestirsi, fare la doccia, asciugarsi i capelli ecc”.
A seguire gli interventi in programma, intervallati dalle letture del gruppo teatrale “Le mine vaganti” nelle persone di Cristina Occhipinti e Roberta Misteriosi; ciascun intervento ha cercato di affrontare la questione da diverse angolazioni: dal lato medico, con l’intervento del Dott. Giovanni Vaccaro, neuropsichiatra infantile, incentrato in primo luogo sull’importanza della diagnosi precoce, perché dall’autismo non si guarisce, ma se alcuni comportamenti ci sembrano sospetti, una diagnosi sotto i 2 anni ci pone nelle condizioni di affrontare al meglio la malattia; in secondo luogo Vaccaro ha messo in guardia la platea dal fidarsi di “falsi profeti e metodi alternativi non supportati dalla scienza”, visto che ancora tante sono le teorie sulle cause che potrebbero provocare l’insorgenza della malattia, ma al momento non vi sono certezze alcune. Altro punto di vista è quello di chi la vive giornalmente: i genitori di un soggetto autistico, che più di ogni altro debbono “insegnare” al proprio figlio, i comportamenti più consoni e le regole basilari funzionali alle autonomie personali e allo stare insieme; la presidente dell’associazione Liberi di crescere, Maria Pavone, che prima di tutto è mamma di Giovanni, bambino autistico che si affaccia all’adolescenza, ha affermato nel proprio intervento, fatto di qualche racconto riguardante la loro quotidianità, che è giusto accendere una luce (blu) sull’autismo, perché è giusto e necessario rischiarare le zone d’ ombra che stanno tutte attorno, ma per una “famiglia autistica, l’autismo non si spegne mai”.
Un gradito fuori programma è stata una donazione in favore dell’associazione liberi di crescere, da parte del Fiat 500 Club Italia, coordinamento di Chiaramonte, nella persona del fiduciario Giuseppe Barresi e dei Cinquecentisti Chiaramontani, rappresentati da Mario Miano.
Esauriti gli interventi si è giunti al momento più atteso dagli studenti del Guastella: la premiazione del Concorso “Autismo è…” al quale ognuno ha partecipato presentando un elaborato sotto qualunque forma, un disegno o uno scritto. I vincitori del concorso sono stati scelti da un apposita giuria, formata da Sergio D’Angelo, Vito Catania, Roberta Misteriosi, Maria Pavone e Francesca Rosso; nello specifico per la sezione elaborati il premio unico è andato alla quinta A del plesso S. Giuseppe con l’elaborato “Vi vogliamo parlare di…”; per la sezione poesia il premio unico è andato ad Adele Zaffarana, Giulia Calabrese e Francesca Inghisciano con la poesia “Perché mi sento diverso?”. Infine per la sezione disegno, terzo classificato Giorgio Cappello con “Autisti-Co-Noi”, secondi Leonardo Pluchino, Tonia Giannì e Alessia Tummino con “Autismo”; primo premio alla quinta B del plesso S. Giuseppe con “perché nessuno resti nell’ombra”.
A conclusione della giornata pizza di beneficenza presso un ristorante di Chiaramonte; una settantina di partecipanti ha condiviso la degna chiusura di una bella giornata. Parte dell’incasso è stato devoluto in favore dell’ associazione Liberi di Crescere onlus. La giornata è stata organizzata con il patrocinio del Comune di Chiaramonte Gulfi e supportata dal CSVE, Centro Servizi Volontariato Etneo, nell’ambito dell’azione accompagnamento allo sviluppo associativo.