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“Acqua che crea acqua che distrugge. Il mito e la realtà”: nella scuola di Cinisi il progetto dell’Inner Wheel
Una giornata emozionante non solo per i momenti vissuti in diretta, all’Auditorium Peppino Impastato plesso G. Meli di Cinisi. Gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Papa Giovanni XXIII” di Terrasini e dell’Istituto comprensivo di Cinisi hanno affrontato il tema “Acqua che crea acqua che distrugge. Il mito e la realtà”, proposto dalla governatrice del club Terrae Sinus dell’Inner Wheel , Mara Romeo Tocco, che arricchisce e si fonde con quello della presidenza nazionale ”La dispersione scolastica“.
A guidare gli studenti in questo viaggio è stato il geologo, professore Giovanni Pantaleo, grazie al quale i ragazzi hanno realizzato tre cartelloni, ognuno dei quali contenente aspetti positivi e negativi dell’importante tema proposto.
Difficile la decisione che hanno dovuto prendere le socie del club Terrae Sinus dell’Inner Wheel rispetto a chi avrebbe potuto meritare il primo posto sul podio perché tutti hanno centrato l’obiettivo con l’ulteriore merito di avere lanciato messaggi da tenere in considerazione per un futuro nel quale rispettare e proteggere l’ambiente in cui viviamo.
Medaglia d’oro alla I/A del “Papa Giovanni XXIII” per il cartellone che ha messo in risalto la bellezza della natura attraverso l’utilizzo di varie tecniche di collage, a rilievo, con effetti tridimensionali che fanno ben comprendere e seguire il ciclo dell’acqua. I colori dell’arcobaleno hanno riempito gli alberi da frutto e lo specchio d’acqua che rappresenta il mare pulito, mentre guizzano felici nel laghetto pesciolini tanto amati dai più piccoli. Ai vincitori è andato un premio in denaro per l’acquisto di materiale didattico che servirà loro a proseguire più intensamente i programmi didattici.
Secondo premio ex aequo agli altri due cartelloni realizzati dai ragazzi dell’Istituto comprensivo di Cinisi, per il quale era presente la direttrice, professoressa Linda Bartolotta. Il primo elaborato racconta la doppia realtà della nostra Madre Terra che, attraverso le mani di un bambino con al centro il globo, mostra tutto il suo essere rigogliosa, ma allo stesso tempo l’aridità causata dalla siccità a cui la sta destinando l’uomo; nel secondo cartellone, invece, la visione di un prato fiorito, pieno di fiori e frutti con, anche in questo caso, una narrazione che parla di fiumi esondati per la cattiva gestione, da parte dell’essere umano, del corso dei fiumi.
Giovani consapevoli di quale futuro aspetta l’umanità a causa delle scelte dissennate dell’uomo, contro le quali proprio le nuove generazioni sono chiamate a essere” sentinelle del futuro”, così come ha definito i suoi studenti il prof. Pantaleo, perché abbiano il compito di approfondire i temi dell’ecosostenibilità rivolgendosi alla Terra come una madre e non come qualcosa da cui attingere sino all’esaurimento di tutte le risorse.
«Siamo felici di essere arrivati alla fine di questo viaggio con un risultato che ci ha lasciati tutti felicemente stupiti – afferma Tata Failla, presidente dell’Inner Wheel Club Terrae Sinus – perché non sempre si ottengono risultati di una tale eccellenza. I ragazzi si sono lanciati sin da subito in questo progetto, dando il meglio di sé stessi. Devo dire che l’entusiasmo che hanno avuto gli studenti è stato contagioso e, se loro hanno imparato qualcosa, per noi è stato forse di più. Grazie a tutti loro, ma anche ai professori che li hanno accompagnati in questo percorso».
Nutrita la partecipazione di parte del club Inner: Rosalba Pizzo, prezioso ponte con le scuole; la vicepresidente, Rosalba Bommarito; la segretaria, Mariagrazia Catarinicchia; la tesoriera, Piella Orlando; l’addetta ai Servizi internazionali, Serenella Munacò; Ninetta Maniaci e Maria Antonietta Ascone.
E dopo avere letto i messaggi inviati dal sindaco di Terrasini, Giosuè Maniaci, e del commissario straordinario del Comune di Cinisi, Angelo Sajeva, impossibilitati a essere presenti, si è dato il via alle battute finale del progetto grazie alla colazione offerta dal Club Inner “Terrae Sinus” che ha regalato ancora più sorrisi da parte dei ragazzi, dimostrando quanta energia può essere generata quando si condividono idee, proposte e visioni di un futuro in armonia con la comunità.