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Giovanna Leonardi: “La mia storia in Poste Italiane, da portalettere a responsabile”
Giovanna Leonardi è la responsabile del Centro di distribuzione di Poste Italiane a Modica. Catanese, per anni ha lavorato a Reggio Calabria iniziando la propria carriera come portalettere. Oggi Giovanna coordina una squadra di circa 70 risorse e un servizio che copre un vasto bacino tra Modica, Scicli, Pozzallo e Ispica.
Giovanna, un cammino in salita ricco di soddisfazioni. Come descriverebbe i suoi primi anni lavorativi?
Ritengo di essermi messa in gioco senza riserve. La chiamata da parte di Poste Italiane per lavorare come portalettere è arrivata alle soglie dei 40 anni e con due figli tra cui Alice, la più piccola, di soli 16 mesi. Vivevo con la mia famiglia a Catania ma avevo tanta voglia di mettermi in gioco a livello lavorativo e appena è giunta questa occasione non ci ho pensato due volte. Anche se la destinazione era la Calabria. Per diversi anni ho fatto la pendolare alzandomi alle 4.30 del mattino e rientrando a casa ogni sera alle 7. D’altronde non volevo rinunciare a vedere i miei figli nemmeno per un giorno, a costo di prendere sette mezzi, compreso il traghetto ovviamente. Negli anni l’azienda mi ha offerto nuove opportunità lavorative che mi hanno aiutato a crescere e acquisire sempre più competenze. Ma il merito è anche e soprattutto della mia famiglia per il supporto che non è mai mancato.
Da portalettere a responsabile passando anche per diversi ruoli operativi. In questi anni com’è cambiato il mondo del recapito secondo la sua esperienza?
È un settore in continua trasformazione, soprattutto in Poste. I clienti cercano prodotti evoluti, chiedono tracciabilità e affidabilità. E noi camminiamo di pari passo applicando standard sempre più elevati. Mi riferisco ad esempio all’utilizzo dei palmari di ultima generazione e agli strumenti di reportistica per avere informazioni puntuali sulle spedizioni. L’e-commerce per noi rappresenta la sfida più importante, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria in cui i clienti ancor di più si affidano al web per i propri acquisti. Quando abbiamo iniziato a recapitare fino a sera e anche il sabato mattina, inizialmente le persone quasi non si fidavano e non ci aprivano il portone. Oggi invece sono entusiasti del servizio e ci attendono con ansia. Devo dire, inoltre, che se negli anni il trend generale ha visto contrapporsi a un aumento dei pacchi un calo della corrispondenza, qui a Modica invece anche le lettere non mancano.
Donna, capo, moglie e madre. Come si conciliano questi aspetti nella vita di tutti i giorni?
Con spirito di sacrificio da parte di tutti, innanzitutto. Non è stato facile per me accettare di lavorare lontano dalla mia famiglia anche se ho fatto quanto potevo per essere presente il più possibile. Vedo i miei figli, Adriano e Alice, diventare ogni giorno di più persone mature e determinate, e in parte ritengo sia merito della capacità di tutti noi di aver saputo gestire al meglio questa sfida. Nel mio piccolo, penso di essere stata un buon esempio di come la vita vada affrontata con grinta per raggiungere i propri traguardi.
Il mio essere mamma e moglie mi ha anche aiutata nella professione. Ricopro un ruolo che richiede autorevolezza, competenza ma anche la diligenza del buon padre – o in questo caso madre – di famiglia. Il rispetto per il prossimo e lo spirito di squadra, in casa come sul posto di lavoro, sono caratteristiche indispensabili.