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Agostino Cordelli: “Meridies, dal 2014 i nostri progetti per la cultura e l’arte a Ispica”
Cristina Ki Casini si è aggiudicata la II edizione del concorso per cortometraggi organizzato dall’associazione culturale Meridies a Ispica. “Corto in fundus” ha premiato “Tra le dita”, opera di 15 minuti che ha suscitato un grande interesse tra il pubblico e ha ottenuto il miglior punteggio da parte della giuria di esperti. Secondo il cortometraggio “Mirror” di Daniele Barghiero, terzo posto per “Malatedda” di Diego Monfredini. Alla vincitrice sono andati un premio in denaro di 300 euro e un buono per un B&B di Ispica. Al presidente di Meridies, Agostino Cordelli, abbiamo rivolto le tre domande di oggi…
Anche quest’anno come location del concorso avete scelto l’orto del Convento dei Frati minori di Ispica. Lì, sabato scorso, sono state proiettate le migliori opere selezionate ed è stato premiato il vincitore. “Legami” è stato il tema scelto. Perché? Quale messaggio vi sarebbe piaciuto che venisse colto dai registi e veicolato al pubblico?
L’associazione ha scelto questo tema per due ragioni principali: la prima è che si voleva dare la possibilità a un numero quanto più alto di professionisti e amatori di proporre delle opere. Lo scorso anno, per intenderci, il tema scelto era l’estate in provincia di Ragusa. La più importante motivazione è che crediamo che anche e soprattutto in questo particolare momento storico ci sia bisogno di parlare di legami e credo non sia necessario spiegare il perché, basta soffermarsi un attimo a guardare la frammentazione della nostra società. Cosa ci aspettiamo dai registi? Quello che in genere ci si aspetta da ogni artista: la capacità di proporre un punto di vista originale sul mondo, qualcosa su cui magari non abbiamo riflettuto o riflettuto abbastanza. Sono certo che il pubblico ha apprezzato, perché il livello dei cortometraggi è stato davvero alto.
Con quali finalità è nata l’associazione Culturale Meridies? E in che modo il “Giardino Mediterraneo Ibleo”, che è uno dei progetti da voi portati avanti, si inserisce in tale contesto?
Meridies è nata nel 2014 per iniziativa di alcuni giovani che avevano in comune soprattutto una cosa: la voglia di contribuire a rilanciare il proprio territorio, mettendone in evidenza le peculiarità nel campo turistico, culturale e agricolo, e facendole conoscere a quante più persone. Il “Giardino mediterraneo ibleo” è uno dei tanti progetti realizzati in questi due anni e va proprio in questa direzione. Il giardino ci ha permesso di creare un orto botanico che ospita le principali specie autoctone dell’area iblea. Da ottobre verranno organizzati dei corsi di saponificazione e per la realizzazione di oleoliti e tisane, utilizzando i prodotti dell’orto. Verranno, inoltre, organizzati delle escursioni con le scolaresche.
Il vostro augurio per le prossime edizioni e per il futuro di Meridies?
L’auspicio è che il pubblico sia sempre numeroso ed entusiasta: d’altronde la cornice del convento dei frati minori è meravigliosa e ci aiuta molto. A Ispica c’è tanta voglia di iniziative culturali, che in passato sono un po’ mancate. Noi cerchiamo di dare il nostro contributo, ma anche altre associazioni stanno facendo molto in questa direzione con risultati molto interessanti. Quanto alle prossime edizioni c’è da dire che stiamo già lavorando alla terza, cambieremo di nuovo il tema e punteremo molto sugli artisti locali. Ce ne sono tanti e di sicuro valore e un concorso come il nostro, che prevede anche un premio in denaro, è uno dei modi più efficaci per promuovere il proprio lavoro. Non necessariamente, però, come è sempre stato, ci rivolgeremo ai professionisti del settore. Il nostro concorso è aperto a chiunque abbia voglia e capacità di raccontare qualcosa di significativo.
(a cura di Valentina Frasca)