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Dipendenze patologiche. Victor Matteucci (Mediter): “Fondamentale la prevenzione per impedire le morti dei giovani”
Il disegno di legge presentato all’”Intergruppo sul fenomeno del consumo di droghe negli adolescenti” dell’ARS dimostra quale risultato si possa raggiungere quando ci sia un lavoro collettivo che non escluda nessuno riguardo le dipendenze, realizzando quella piena integrazione tra la dimensione sociale e quella sanitaria. Un approccio che consente di affrontare in maniera globale il fenomeno.
Un risultato che non si sarebbe raggiunto senza percorrere quella strada lastricata dal dolore delle famiglie che hanno perso i loro ragazzi come Giulio, Diego e Noemi, quest’ultima ricordata attraverso il libro – inchiesta “Noemi Crack Bang”, che crediamo sia stato il punto di ripartenza del dibattito nella città di Palermo.
«L’importanza di aver fatto conoscere la storia di Noemi, così come l’impegno di Francesco Zavatteri riguardo al figlio Giulio – afferma Victor Matteucci, presidente di Mediter Italia – hanno fatto in modo che le vite di questi ragazzi non finissero nell’oblio, come quelle di tantissimi giovani dei quali spesso si perdono le tracce. Va anche riconosciuto il merito a Nino Rocca, ex docente e operatore sociale che, lavorando sul campo, ha consentito di scoprire quanto dolore stia dietro l’esistenza di molti giovani invisibili come Lulù, Beatrice e tanti altri, fortunatamente ancora tra di noi. Noemi, Giulio e Diego, invece, non ce l’hanno fatta, diventando i testimoni di una società che spesso ha bisogno della morte per reagire. La fatica più grande è sempre quella della prevenzione che ridurrebbe il numero dei consumatori e darebbe un duro colpo al mercato della droga, invece si continuano a preferire saltuarie azioni repressive che non hanno alcun effetto reale sul consumo e sul traffico ma che, criminalizzando i giovani, alimentano la manovalanza mafiosa. Il disegno di legge appena presentato è fondamentale in questo senso perché, appunto, ci ricorda quanto sia importante avere un approccio integrato a un fenomeno così complesso che debba prevedere la prevenzione, la cura e il reinserimento sociale con progetti sostenibili».