La rassegna “SeminArte” a Catania. Si comincia con “Marcovaldo -Funghi in città”
Titanic delle pensioni: il libro di Sergio Rizzo presentato al Circolo velico Anemos di Scoglitti
E’ stato presentato a Scoglitti presso la sede del Circolo Velico Anemos l’ultimo saggio di Sergio Rizzo. L’autore piemontese, parlando del suo “Titanic delle pensioni” (pagg. 215, edito Solferino) ha spiegato perché lo stato sociale sta affondando. Partendo dalla frase del presidente del Consiglio Giorgia Meloni il 9 novembre 2022, “Le pensioni future rischiano di essere inesistenti”, Rizzo affonda il bisturi sulla classe politica di ieri e di oggi, spregiudicata allo stesso modo nel conquistare consenso e potere, cinica di fronte allo sfaldamento del “welfare”. Un j’accuse a tutto tondo, da Craxi a Napolitano, senza fare sconti ai partiti della Prima Repubblica che hanno gettato le basi del disastro sociale, né a quelli di oggi che stanno completando l’opera distruttiva. Non esente da responsabilità il mondo sindacale. Sindacati e partiti, pensioni e vitalizi per tutti. “Grazie a una legge- scrive il saggista- che permette ai dirigenti dei partiti e dei sindacati di crearsi una posizione all’Inps sulla base di una dichiarazione presentata dal partito o dal sindacato”.
E se Sergio Rizzo, dopo aver scritto “La Casta” nel 2007 a quattro mani con GianAntonio Stella (1 milione e 300 mila copie vendute), 16 anni dopo avverte l’esigenza di dare alle stampe Titanic, significa che da allora non è cambiato nulla. “No- replica secco l’autore a Scoglitti- non è cambiato quasi nulla- anzi la situazione peggiora perché i nostri figli e nipoti non sapranno che cos’è una pensione, perché quando toccherà a loro avremo già mangiato tutto noi. Non ci vogliono dire, e noi non vogliamo sentirci dire, che presto la baracca non reggerà più, schiacciata dal peso enorme dei privilegi distribuiti a pioggia per decenni. Nessuno escluso”.
Un evento socio-culturale di grande livello realizzato grazie all’accoglienza del Circolo velico rappresentato dal presidente Lino Di Rosa, che ha dato il benvenuto al giornalista-scrittore; al presidente provinciale dell’Ordine dei Commercialisti Maurizio Attinelli; a Luciano Busacca, direttore regionale dell’Inps Abruzzo, vittoriese di nascita, che intervenendo a titolo personale ha spiegato come l’Inps non potrà pagare pensioni future perché i pensionati sono di più di quelli attivi che versano i contributi previdenziali.
Il libro oltre a incuriosire il lettore ha stimolato diversi quesiti ai presenti. Domande esposte da Francesco Lucifora, Monia Cannata, dalla preside Daniela Mercante, da Pino Pisani, Mariella Garofalo, Luca Genovese, da Antonella Ragusa e da Antonio Attinelli. A tutti loro, Sergio Rizzo e Luciano Busacca hanno dato delle risposte senza, ovviamente, imporre alcuna soluzione.
“Per salvare le pensioni future- conclude nel suo libro Rizzo- non c’è altro da fare che tornare indietro di 80 anni. Ma qualcuno ci sta pensando?”