All’Epyc, il “reading party” dell’associazione “Newbookclub Community Lab” di Palermo

L’occhio moltiplicatore del cinema: si presenta a Comiso il libro di Danilo Amione
Un libro dedicato al cinema. Al cinema capace di creare e ricreare mille suggestioni, mille realtà, visioni diverse. Si intitola “L’occhio moltiplicatore del cinema” il libro di Danilo Amione (edito da Mimesis) che sarà presentato domani pomeriggio a Comiso.
A promuovere l’iniziativa è l’associazione Arteinsieme, fucina di iniziative culturali nella città. L’appuntamento è alle 18,30 dell’11 novembre, a Palazzo Fidone, in via Senatore Caruso.
A presnetare il libro sarà il critico d’arte Salvatore Parlagreco. Modera Marialuisa Occhione, responsabile Cultura di Arteinsieme. “Il cinema con la realtà intrattiene un rapporto articolato, complesso e non facilmente definibile – scrive in una recensione Emma Di Rao -Di sicuro, non un rapporto di mera documentazione di essa ma di immaginifica ricreazione attraverso le mutevoli e sempre nuove prospettive con le quali il racconto cinematografico riconsidera il destino individuale e collettivo. Come si evince dal titolo di questo pregevole volume, il termine ‘moltiplicare’ non implica affatto un’idea di frammentarietà, ma, al contrario, allude all’irrinunciabile funzione svolta dal cinema di accrescere e incrementare il mondo reale nell’ambito di una visione complessivamente organica”.
Chi guarda un film, infatti, vi trova elementi e suggestioni spesso dissimili, diverse l’una dall’altra. Pur con la stessa trama, esso è capace di solleticare sensibilità diverse e di prestarsi a diverse interpretazioni della trama e a diverse chiavu di lettura.
E ancora – continua Rao – “la suddivisione del testo in brevi capitoli, lungi dal configurarsi come una sequenza di isolati ‘sguardi’ su singoli artisti, scaturisce da una scelta che lo stesso Amione ascrive all’adozione di un “metodo olistico”, il più consono a quel fenomeno della globalizzazione che connota la nostra epoca. (…) Sorprendente la capacità di Amione nel sottolineare le implicazioni del racconto cinematografico con la contemporaneità pur in una dimensione universale”.