“400A. Il festino di Santa Rosalia fra tradizione, devozione e futuro”: Palermo, si presenta il libro di Salvo Piparo
Un libellum pubblicato in occasione del 400° anniversario del Festino, nel quale l’aedo Salvo Piparo raccoglie i suoi cunti, ispirati dalla Tradizione al futuro, dalla Storia alle storie, dalla Peste antica a quella d’oggi nei suoi volti più crudi e tragicamente in espansione, quali droga e devastazione morale.
S’intitola “400A. Il Festino di Santa Rosalia fra tradizione, devozione e futuro” (Dario Flaccovio editore), l’ultimo libro di Salvo Piparo che verrà presentato alle 18.30 di martedì 6 agosto in piazzetta Bagnasco.
Dialogheranno con l’autore Gaspare Simeti, dirigente dell’Ufficio Eventi del Comune di Palermo, e la giornalista Gilda Sciortino.
Proseguono gli eventi letterari della stagione 2024 proposta dall’associazione “Piazzetta Bagnasco” che sta animando uno dei luoghi di socialità della città proponendo occasioni di incontro tra i tanti attori del territorio, in sinergia con il mondo dell’imprenditoria, accademico, dell’arte e del Terzo settore. Un programma realizzato in collaborazione con la libreria Modus Vivendi e con Cappadonia Gelati e Liberto Motisi fiori come sponsor.
Il LIBRO
Dal 1624, anno in cui Palermo fu liberata dalla Peste, il Festino di Santa Rosalia è il fastoso e celebre evento popolare che Palermo dedica alla sua Patrona Rosalia, al secolo Rosalia Sinibaldi.
Salvo Piparo guarda alla storia e alla tradizione per valutarne possibili verità palesi o nascoste e, al contempo, sente e racconta la necessità di alimentare la Speranza e la Fede per contrastare l’ineluttabilità del male, sempre presente nelle forme più usuali e sempre pronto a evolversi in quelle più imprevedibili ed evolute.
In queste storie inturciuniate l’autore racconta il Festino tra Tradizione, Devozione e Futuro a 400 anni dal primo evento; e racconta anche il sentimento pop dei palermitani utilizzando quella quacina bianca (calce) che incolla i suoi ricordi di bambino ai sentimenti che oggi sente pulsare in sé e attorno a sé, che interpreta e prova a decodificare.
Dentro e sopra a tutto Piparo, portatore sano di teatro, canta a Rosalia, Giovane decisa, Santa venerata, Donna testimone della libertà di fare le proprie scelte e rispettarle, in un poetico narrare le tante facce di una Devozione no gender e in perenne ascesa, al di là di confini geografici e confessioni religiose.
La raccolta di Cunti 400Anni è un atto d’amore verso la Patrona di Palermo: ciascun titolo in questo libro è preceduto da un hashtag: l’intento chiaro è di valorizzare ciascuno di essi, ritenendoli tutti delle parole chiave di cui tenere conto per i tempi in cui viviamo. Chiudono la sequenza due voci particolarmente significative:
#laMasculiata che oltre a essere un Cunto da leggere è anche un QR Code che permette di vedere e ascoltare l’istrionico autore esibirsi in un gioco di fuoco, fatto di parole e suoni che tendono a replicare, in forma di narrazione, tempi, botti e musicalità dei fuochi pirotecnici che tradizionalmente chiudono ogni anno la ricorrenza palermitana;
#ilRosabolario, che conclude, a mo’ di piccolo dizionario, una serie di voci e dettagli utili ad approfondire la conoscenza di Santa Rosalia.