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Il Sud non ha bisogno di lacrime: il docufilm dell’Accademia di Belle Arti di Catania
Si intitola “Il Sud non ha bisogno di lacrime” ed è il docufilm con cui l’Accademia di Belle Arti di Catania, presieduta da Lina Scalisi e diretta da Gianni Latino, rende omaggio alla memoria di Giuseppe Giarrizzo (Riposto 1928 – Catania 2015), storico per formazione e professione ma anche “storico” preside per quasi trent’anni della Facoltà di Lettere (oggi Disum) dell’Università di Catania. Giovedì 13 aprile, alle ore 21, la prima proiezione al Teatro Massimo Bellini nel corso di una serata organizzata dall’Accademia di Belle Arti e inserita nei lavori del Congresso Sisem (Societa italiana per la Storia dell’età moderna) che dal 13 al 15 aprile vedrà a Catania decine di studiosi e ricercatori dei maggiori atenei e istituti di ricerca italiani.
Animato da una profonda e lucida passione civile, ma anche intellettuale contrario a un Sud “piagnone” e che non volesse puntare sulle proprie forze, Giarrizzo ha legato il suo nome – insieme a quello dell’architetto urbanista Giancarlo De Carlo – al prodigioso e decennale progetto di recupero del complesso monumentale dei Benedettini del quale quest’anno ricorrono i trent’anni dalla restituzione alla comunità, avvenuta nel 1993. Il docufilm su Giarrizzo, diretto dalla regista Maria Arena su soggetto di Peppino Ortoleva, è il primo lavoro cinematografico realizzato, con la supervisione dei docenti, dagli allievi del Corso di Cinema dell’Accademia di Catania che ha preso il via lo scorso anno. La durata del docufilm è di 35 minuti e include preziosi contributi d’epoca delle Teche RAI.
La serata sarà condotta dal giornalista Giuseppe Di Fazio, numerose le autorità presenti. Per partecipare alla proiezione al Teatro Massimo Bellini, che sarà preceduta dalla consegna del Premio Giarrizzo da parte dell’omonima fondazione costituita dai familiari, è necessario prenotarsi registrandosi sul modulo pubblicato sul sito dell’Accademia (www.abacatania.if). Ingresso libero – previa prenotazione – fino a esaurimento posti.