Lo stupore del Creato: 80 opere di Guccione a Modica
Modica. Ottanta opere provenienti da collezioni pubbliche e private di tutta Italia, che documentano l’attività di Piero Guccione dai primi anni Sessanta a oggi. Saranno in esposizione a Modica, presso l’ex Convento del Carmine di Piazza Matteotti, fino al 22 luglio prossimo. La mostra, dal titolo “Piero Guccione. Lo stupore e il mistero del Creato”, è organizzata dal Comune per celebrare gli ottanta anni del maestro compiuti il 5 maggio scorso. L’evento è curato da Paolo Nifosì e Tonino Cannata. Il catalogo (Salarchi Editore, Comiso) propone testi di Nifosì, Andrea Guastella e Marco Goldin. Orari visita: lunedì-giovedì 10-20; venerdì-domenica 10-22. Ingresso libero.
Le 80 opere rappresentano una testimonianza sintetica di un’ampia produzione la cui “varietà dei soggetti” è stata definita “eroica” dalla scrittrice statunitense Susan Sontag. “Molto spesso – spiega il curatore Paolo Nifosì – si è parlato delle relazioni tra l’infinito nella pittura di Guccione e l’Infinito nella poesia di Leopardi. Anche se lui, in un’intervista, ha già chiarito che non c’è stato nelle sue intenzioni e nei suoi pensieri l’infinito leopardiano. Se è possibile un legame e un rimando penso sia quello col Cantico delle creature di San Francesco. Per quanto laico, Guccione ha cantato come San Francesco tutte le creature, la luce del giorno e della notte, la luna, le stelle, l’acqua, la terra”.